Gaia Manzini, La via delle sorelle

Un autoritratto collettivo

In La via delle sorelle (Bompiani), Gaia Manzini si racconta a partire dai propri rapporti di amicizia: dalle bambine con cui, figlia unica, condivideva le vacanze in montagna, alle compagne di scuola, agli incontri sul lavoro. Alle storie vissute si intrecciano le storie delle amicizie dei propri miti letterari: Antonia Pozzi, Simone de Beauvoir, Virginia Woolf, Natalia Ginzburg e molte altre ebbero legami importanti con donne capaci di sostenerle in momenti difficili. Quella descritta da Manzini non è una via priva di ostacoli: non a caso l’episodio di partenza, la gita alla grotta con Frida, registra la propria ritrosia rispetto all’invito dell’amica a tuffarsi con lei. L’amicizia femminile è una conquista, implica uno sforzo che può anche essere doloroso; la letteratura si offre come superamento dell'esperienza, sua sublimazione e offerta di rispecchiamento.

La scrittura è una festa piena di invitati e dialoghi silenziosi di artiste, donne, sorelle, qualcuna ancora viva, qualcuna deceduta; famose, anonime, dimenticate, emergenti. Un luogo di condivisioni, e di amicizia.

Gaia Manzini ha scritto Nudo di famiglia (Fandango 2009, finalista Premio Chiara), La scomparsa di Lauren Armstrong (Fandango 2012, selezione Premio Strega), Diario di una mamma in pappa (Laterza 2014), Ultima la luce (Mondadori 2017), Nessuna parola dice di noi (Bompiani 2021) e A Milano con Luciano Bianciardi. Alla scoperta della città romantica (Perrone 2021). Collabora con il Foglio, L’Espresso e Sette.